D.L. Rilancio: le norme per le imprese

Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del 17 luglio 2020 della legge di conversione del D.L. Rilancio è diventato definitivo il pacchetto di misure a sostegno delle imprese

Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del 17 luglio 2020 della legge di conversione del D.L. Rilancio è diventato definitivo il pacchetto di misure a sostegno delle imprese, oltre a quelle destinate a lavoratori, famiglie, enti territoriali, infrastrutture e politiche sociali.

Vediamo in dettaglio alcuni degli incentivi previsti e degli interventi più innovativi.

Saranno assegnati contributi a fondo perduto a imprese e lavoratori autonomi titolari di partita Iva (ad eccezione di coloro che percepiscono le indennità ex articolo 27 e 38 del Decreto “Cura Italia”), in percentuali diverse sulla base delle perdite registrate a causa dell’emergenza. Ulteriori contributi a fondo perduto riguardano anche le imprese dei settori ricreativi e di intrattenimento, l’industria del tessile e della moda, con particolare riguardo alle start-up del design e della creazioni e ai giovani talenti.

Si prevede anche il rafforzamento patrimoniale delle imprese di medie dimensioni tramite gli strumenti del credito d’imposta e il nuovo fondo di investimento istituito presso Invitalia denominato “Fondo Patrimonio PMI”; con una dotazione di 4 miliardi di euro per il 2020, il Fondo darà alle imprese in crisi la possibilità di emettere obbligazioni o titoli di debito entro il 31 dicembre 2020

A favore delle start-up innovative è rifinanziata la misura Smart&Start Italia, con cui sono concessi finanziamenti agevolati, e sono ampliati i contributi a fondo perduto per l’acquisizione di servizi prestati da incubatori, acceleratori, innovation hub, business angels e da altri soggetti pubblici o privati che operano per lo sviluppo di imprese innovative; inoltre le agevolazioni già previste per le startup innovative del cratere sismico aquilano sono estese anche alle start-up innovative nei comuni delle regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria colpiti dai terremoti del 2016 e 2017.

È prevista anche un’integrazione al Fondo di sostegno al venture capital. Aumenta inoltre il fondo perduto e il finanziamento massimo per le imprese già finanziate dall’incentivo “Resto al Sud”, destinato alla creazione di nuove attività imprenditoriali o libero professionali nelle regioni del Mezzogiorno e nelle aree del Centro Italia colpite dai terremoti del 2016 e 2017, e per quelle che presentano domanda a partire dal 19 luglio 2020.

Sempre in tema di innovazione, al fine di sostenere lo sviluppo dell’industria dell’intrattenimento digitale, è istituito presso il Ministero dello sviluppo economico il fondo per l’intrattenimento digitale «First Playable Fund», tramite il quale saranno concessi contributi a fondo perduto per la realizzazione di prototipi.

Per la promozione del sistema economico italiano all’estero, sono inoltre adottate delle misure a sostegno delle esportazioni e dell‘internazionalizzazione d’impresa, tramite un rifinanziamento del Fondo Rotativo 394/81.

Oltre al fondo per la salvaguardia dei livelli occupazionali e la prosecuzione dell’attività d’impresa istituito con l’art.43, il Decreto Rilancio prevede anche misure di aiuto da parte delle Regioni, degli enti territoriali e delle Camere di Commercio per contribuire ai costi salariali dei dipendenti che altrimenti sarebbero stati licenziati per la sospensione o la riduzione delle attività nel corso della pandemia .

Ulteriori contributi saranno concessi dall’Inail per aiutare le imprese che, a seguito dell’entrata in vigore del Decreto Cura Italia, abbiano attuato interventi per la riduzione del rischio di contagio nei luoghi di lavoro.

Per alcuni dei settori che hanno risentito maggiormente della crisi sanitaria, come ad esempio il turismo e la cultura , sono previste delle misure a parte: dal tax credit vacanze all’esenzione Imu, fino all’assegnazione diretta di risorse alle agenzie di viaggio e ai tour operator; in aggiunta sono istituiti e rifinanziati alcuni fondi per l’emergenza a favore del comparto spettacolo, cinema e audiovisivo e di imprese e istituzioni culturali, quali librerie, biblioteche, archivi, musei, parchi archeologici, anche per compensare le perdite derivanti dall’annullamento di spettacoli, fiere, congressi e mostre. Per incentivare poi investimenti di tutela, valorizzazione, fruizione e digitalizzazione del patrimonio culturale viene creato un apposito fondo per la cultura gestito dall’Istituto per il credito sportivo.

Con l’obiettivo di valorizzare e supportare le organizzazioni di Terzo Settore, specializzate nel fronteggiare emergenze sociali e assistenziali non soltanto in tempi di COVID, il Decreto Rilancio, estende agli enti dell’universo non profit alcune delle agevolazioni accordate alle imprese for profit e introduce anche provvedimenti specifici: è incrementata la dotazione del Fondo Terzo Settore e sono stamziate risorse aggiuntive per le realtà che lavorano nel Mezzogiorno a tutela delle fasce più deboli e in progetti di contrasto alla povertà educativa.

È assegnata inoltre la somma di 15 milioni di euro per l’anno 2020 al Fondo per la crescita sostenibile per consentire a lavoratori di imprese in crisi o provenienti da imprese in crisi di costituire nuove società, anche in forma cooperativa, e per le cooperative sociali che gestiscono beni confiscati alla criminalità organizzata.

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