Il provvedimento contiene misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro, all’economia e alle politiche sociali, relative all’emergenza epidemiologica da COVID-19
Il 18 luglio è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il testo definitivo del Decreto legge Rilancio a seguito della sua conversione in legge. Il provvedimento contiene misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro, all’economia e alle politiche sociali, relative all’emergenza epidemiologica da COVID-19.
In particolare al Capo VIII, troviamo le disposizioni che riguardano la scuola,dalle procedure di reclutamento del personale docente e ATA all’edilizia scolastica.
Rispetto a quelli già banditi per l’assunzione a tempo indeterminato di docenti, sono previsti 16.000 posti aggiuntivi, di cui 8.000 da assegnare attraverso la procedura straordinaria per il ruolo, destinata a chi possiede tre annualità di servizio nelle scuole secondarie statali e titolo di studio valido per l’accesso alla classe di concorso richiesta, e 8.000 attraverso la procedura ordinaria, per i laureati in possesso di 24 Cfu in materie antropo-psico-pedagogiche.
Sempre in tema di reclutamento, nelle istituzioni scolastiche dell’infanzia e del primo ciclo, da settembre a dicembre 2020, le scuole potranno contrattualizzare fino a 1.000 assistenti tecnici,per assicurare la funzionalità della strumentazione informatica e avere un supporto nell’utilizzo delle piattaforme multimediali per la didattica.
Entro il 31 dicembre 2020 sarà poi possibile stipulare contratti aggiuntivi a completamento dell’orario per gli ex Lsu internalizzati su posti part-time.
Inoltre, ai fini della ripresa dell’attività didattica in presenza, si prevede la possibilità per gli Uffici Scolastici Regionali di modificare il numero di alunni per classe, nel rispetto delle regole di distanziamento sociale, e di attivare ulteriori incarichi temporanei di personale docente e ATA a tempo determinato, pergarantire il personale necessario a disposizione di ogni gruppo/classe.
Per quanto riguarda il sostegno economico, per l’anno 2020 il fondo per il funzionamento delle istituzioni scolastiche è incrementato di 331 milioni di euro.
Tali risorse dovranno essere spese entro il 30 settembre 2020 per l’attuazione di interventi di adeguamento e messa in sicurezza delle istituzioni scolastiche statali.
In particolare, vengono ammessi: l’acquisto di servizi professionali, di formazione e assistenza tecnica per la sicurezza sui luoghi di lavoro, per la didattica a distanza e per l’assistenza medico-sanitaria e psicologica; l’acquisto di servizi di lavanderia, rimozione e smaltimento rifiuti; l’acquisto di dispositivi di protezione e materiali per l’igiene individuale e degli ambienti; misure per favorire l’apprendimento degli studenti con disabilità, disturbi specifici di apprendimento e bisogni educativi speciali; interventi di potenziamento della didattica in presenza e a distanza, ai fini dell’inclusione e in contrasto alla dispersione scolastica; l’acquisto di strumenti editoriali e didattici innovativi; l’adeguamento degli spazi e delle dotazioni per garantire lo svolgimento della didattica in sicurezza, tramite interventi di piccola manutenzione, pulizia straordinaria e sanificazione, di realizzazione di ambienti didattici innovativi o manutenzione di ambienti già esistenti come laboratori e palestre.
Sulla base di apposito monitoraggio, il Ministero dell’Istruzione disporrà eventualmente un piano di redistribuzione delle risorse non impegnate.
Sono inoltre stati assegnati circa 42 milioni alle scuole, incluse quelle della Regione Autonoma Valle d’Aosta e delle province autonome di Trento e Bolzano, per la pulizia degli ambienti scolastici e la dotazione di dispositivi di protezione individuale per gli studenti e il personale delle istituzioni scolastiche statali e paritarie dove si sono svolti gli esami di Stato dell’a.s.2019/2020.
Altri 300 milioni di euro sono destinati all’istruzione paritaria e al sistema integrato 0-6 anni e ripartiti tra gli Uffici Scolastici Regionali, in proporzione alla popolazione residente in età compresa tra zero e sei anni, per quanto riguarda i servizi educativi e le istituzioni scolastiche dell’infanzia non statali, e in proporzione al numero di alunni iscritti nell’anno scolastico 2019/2020, per quanto riguarda le scuole primarie e le secondarie paritarie. Tale importo, relativo al 2020, servirà a compensare la riduzione o il mancato versamento delle rette causati dalla sospensione delle attività in presenza.
Ulteriori 377,6 milioni di euro nel 2020 e 600 milioni di euro nel 2021, per un totale di quasi un 1 miliardo, costituiranno il “Fondo per l’emergenza epidemiologica da COVID-19“, istituito presso il Ministero dell’Istruzione per attuare misure di contenimento del rischio epidemiologico nelle istituzioni scolastiche statali.
In tema di edilizia scolastica, si prevede una semplificazione della normativa, in modo da accelerare gli interventi in tempo utile per l’inizio delle attività didattiche. Per il 2020 il Fondo unico per l’edilizia scolastica viene inoltre incrementato di 30 milioni di euro.
Il provvedimento autorizza infine la spesa di 10 milioni di euro per l’anno 2020, a valere sulle risorse del Programma operativo nazionale «Per la scuola- competenze e ambienti per l’apprendimento », Programmazione 2014/2020, per la realizzazione di un sistema informatico integrato a supporto dell’istruzione.