Il MIM conferma “Programma il Futuro”

Per insegnare le basi scientifico – culturali dell’informatica e avvicinare alla cittadinanza digitale

Per essere un cittadino culturalmente preparato alla società digitale e per sviluppare il pensiero computazionale, via libera dal Ministero dell’Istruzione e del Merito, anche per l’anno scolastico 2023/24, a “Programma il Futuro”: insegnare in maniera semplice ed efficace le basi scientifico culturali dell’informatica. Vincitore lo scorso anno del Premio Nazionale per le Competenze Digitali, organizzato dal Dipartimento per la trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, “Programma il Futuro” è un’iniziativa in attuazione del Protocollo di intesa tra Ministero e CINI, il Consorzio Interuniversitario Nazionale per l’Informatica. Rivolto alle scuole di ogni ordine e grado e posto in essere dal Lavoratorio dello stesso CINI, Programma il Futuro prevede anche un concorso annuale rivolto alle scuole aderenti all’iniziativa, che potranno sviluppare un progetto informatico, con modalità differenziate a seconda dei gradi scolastici. Al termine dell’anno scolastico si svolgerà l’evento celebrativo di “Programma il Futuro”, dove verranno consegnati i vari riconoscimenti alle scuole, relativamente alla partecipazione attiva e continuativa.

Le caratteristiche

Le tecniche e gli strumenti informatici sono oggi essenziali in tutte le discipline e per questo è fondamentale imparare a scuola le basi scientifico – culturali della tecnologia informatica. Basti pensare agli algoritmi dei motori di ricerca, al commercio elettronico basato su algoritmi crittografici che rendono sicure le transazioni, agli algoritmi ed alle strutture dati che fanno funzionare gli smartphone, all’infrastruttura GPS ed ai sistemi di navigazione satellitare basati su algoritmi di triangolazione, ma anche alla rivoluzione musicale degli MP3 con i suoi algoritmi di codifica e decodifica, ai social, al meteo, ai cambiamenti profondi nelle scienze naturali che necessitano di big data. A tal fine le scuole saranno dotate di strumenti funzionali e accessibili da tutti in considerazione delle diverse esigenze ed organizzazioni didattiche. Lo scorso anno scolastico hanno partecipato quasi tremilioni di studenti, 42mila insegnanti e più di 7.400 scuole in tutta Italia, collocando così il nostro Paese all’avanguardia in Europa e nel mondo. Facendo i conti, nei primi nove anni di progetto gli studenti hanno complessivamente svolto più di 1 miliardo e mezzo di ore di informatica di cui 200 milioni nel solo a.s. 2021-22.

Le attività

Le attività previste sono di vari livelli. Si va da una base denominata “L’Ora del Codice”, ovvero 24 diversi approcci alle basi dell’informatica, della durata di un’ora ciascuno – di cui otto indirizzati in modo specifico alla scuola secondaria di primo grado e quattro a quella di secondo grado – ai livelli avanzati dei percorsi approfonditi e specifici che sviluppano le basi dell’informatica in relazione all’età ed all’esperienza dei ragazzi. Seguono i percorsi complementari, sette lezioni per la scuola primaria e tre per quella secondaria di primo grado sul tema della cittadinanza digitale, sempre con il supporto di video didattici. Sono, inoltre, previsti: webinar informativi sul software libero e sulla privacy, per i quali è previsto un attestato di partecipazione attraverso la piattaforma SOFIA; confronti tra insegnanti sulle buone pratiche relative all’insegnamento dell’informatica e la loro diffusione, attraverso il sito www.programmailfuturo.it; altri strumenti di supporto come forum di discussione, tutorial video etc.

Al termine delle attività, la scuola potrà rilasciare ad ogni alunno un attestato personalizzato del percorso svolto.

Per aderire

Per aderire all’iniziativa valgono le credenziali degli scorsi anni, mentre per chi partecipa per la prima volta occorre la registrazione sul sito www.programmailfuturo.it da parte di un docente della scuola, un referente del progetto e, successivamente, anche da un docente di ciascun consiglio per ogni classe che ha aderito all’iniziativa.

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