Fare GOL nella partita del lavoro

Pubblicato dall’ANPAL, Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro, il rapporto di monitoraggio del 31 ottobre 2022 sul raggiungimento degli obiettivi del Programma GOL – Garanzia Occupabilità dei Lavoratori.

Secondo il documento, finora sono 446.365 le persone che hanno avuto accesso ai percorsi GOL, valore che porta al 148,8% il tasso di conseguimento del target PNRR 2022, raggiunto già nella prima settimana di ottobre con circa tre mesi di anticipo. In totale, il programma prevede di coinvolgere 3 milioni di beneficiari entro il 2025, di cui 800.000 in attività formative, 300.000 delle quali relative alle competenze digitali.

Sono 13 le Regioni che hanno già superato gli obiettivi del target PNRR, stabiliti nel DM del 5 novembre 2021. In particolare, il Friuli-Venezia Giulia ha triplicato l’obiettivo (15.153 beneficiari sui 4.890 preventivati) e la Sardegna lo ha più che raddoppiato (28.085 rispetto a 11.190). Seguono l’Umbria, la Basilicata, la Lombardia e la Puglia. Sono senz’altro dati interessanti, che in parte contraddicono l’aspettativa che vede le regioni del Nord più efficienti nell’erogazione di servizi pubblici.

Oltre al target condiviso con la Commissione europea in sede di PNRR – Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, a livello nazionale si è ritenuto di individuare, d’intesa con le Regioni e Province Autonome, un target più ambizioso, pari al doppio di quello previsto dal PNRR, e cioè 600 mila beneficiari da raggiungere entro la fine dell’anno. Rispetto a questo target, se viene rispettato il trend tendenziale di queste settimane, verrà raggiunto con un mese di anticipo.

Quanto alle caratteristiche dei beneficiari, i dati del rapporto evidenziano come la componente femminile sia prevalente, rappresentando il 56,9% dei presi in carico, con percentuali superiori al 60% nelle Regioni del Centro-Nord.
La componente giovanile rappresenta il 26%, con un minimo pari al 11,6% nella Regione Liguria fino a valori superiori al 30% nelle Marche, Piemonte, Puglia, Sardegna e Veneto.
La fascia anagrafica più adulta (55+) rappresenta invece circa il 18,6% degli aderenti al Programma.
Infine, la percentuale di cittadini stranieri coinvolti nel Programma è pari al 14,1%, con percentuali situate intorno al 30% in regioni come Trentino Alto Adige o Emilia Romagna.
Il percorso che al momento ha il maggior numero di accessi è quello che prevede il reinserimento lavorativo per i più vicini al mercato del lavoro. Molto utilizzati sono poi il percorso di aggiornamento – upskilling – per lavoratori più lontani dal mercato del lavoro, con competenze spendibili e quello di riqualificazione – reskilling – per lavoratori lontani dal mercato del lavoro con competenze non adeguate ai fabbisogni richiesti. Il programma in presenza di ostacoli che vanno oltre la dimensione lavorativa, prevede un percorso di lavoro e inclusione, e, in caso di crisi aziendali, un percorso di ricollocazione collettiva.
Come accedere ai servizi offerti dal Programma GOL?
Per accedere a GOL non occorre iscriversi, ma direttamente rivolgersi, sia attraverso i portali che agli sportelli in presenza, ai servizi per il lavoro regionali, che sono una rete di soggetti pubblici e privati presenti ovunque nel territorio regionale, come i Centri per l’impiego (ex uffici di collocamento), le Agenzie per il Lavoro, gli enti privati autorizzati a livello nazionale dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali o accreditati a livello locale dalla Regione o anche i recenti Centri di Orientamento al Lavoro.
GOL rappresenta quindi l’azione di politica attiva del lavoro prevista dal PNRR più rilevante per riqualificare i servizi di per il lavoro stabilendo una connessione con il Piano di potenziamento dei centri per l’impiego e al Piano nazionale nuove competenze.
Il Programma ha una durata prevista dal 2021 al 2025, dispone di risorse pari a 4,4 miliardi di euro e si pone l’obiettivo di rilanciare l’occupazione offrendo a chi è in cerca di lavoro l’inserimento in uno fra cinque percorsi di formazione lavoro e ricollocazione lavorativa personalizzati secondo i bisogni e il profilo del beneficiario. Accedono al Programma GOL, sottoscrivendo un patto di servizio personalizzato, sia i beneficiari di ammortizzatori sociali, quali NASPI o DIS-COLL e percettori del Reddito di Cittadinanza, che di ammortizzatori in costanza di rapporto di lavoro, oltre che i lavoratori fragili o vulnerabili, anche non beneficiari di sostegno al reddito, come i giovani under 30, le donne in condizioni di svantaggio, le persone con disabilità, i lavoratori over55 o con redditi molto bassi, i disoccupati di lunga durata o quelli con minori possibilità occupazionali.

I giovani, il sistema duale e il contratto di apprendistato

Tra le categorie beneficiarie rientrano senz’altro i giovani, per i quali il Programma GOL prevede un percorso di aggiornamento o riqualificazione professionale attraverso il cosiddetto “sistema duale”, modalità di formazione lavoro, mutuata dal sistema tedesco, che mette in stretta relazione il percorso di formazione con il mercato del lavoro, favorendo il riconoscimento delle competenze, l’aggiornamento dei curricula, l’assessment aziendale e quindi l’occupazione.
Ciò che produce questo circolo virtuoso è soprattutto il contratto di apprendistato, strumento normativo che permette alle aziende – a seconda del grado di apprendistato – di assumere giovani fino a 29 anni e oltre – come prevede l’art. 47, comma 4, del d.lgs. 81/2015 se si tratta di riqualificazione professionale di lavoratori beneficiari di indennità di mobilità o di trattamento di disoccupazione – beneficiando di sgravi ed esenzioni fiscali.
I contratti di apprendistato possono essere di primo livello – finalizzato all’ottenimento del diploma professionale, di istruzione secondaria superiore o del certificato di specializzazione tecnica superiore – di secondo livello, cosiddetto “apprendistato professionalizzante” – finalizzato al conseguimento di una qualifica professionale ai fini contrattuali mediante formazione sul lavoro ed apprendimento tecnico-professionale – e infine di terzo livello, destinato a giovani tra 18 e 29 anni , utilizzato per il conseguimento di titoli di studio universitari e della alta formazione, come gli ITS Academy, fino ai dottorati di ricerca.



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