Medicina, test di ingresso addio

Oggi alla Camera la rivoluzione del test di medicina annunciata da Cristina Messa, ministro dell’università e della Ricerca: niente più test di ingresso per chi vuole iscriversi alla facoltà ma un vero e proprio percorso, che può cominciare già al quarto anno delle scuole superiori, con corsi online gratuiti preparati dalle Università e prove di autovalutazione. Il test si potrà ripetere più volte per poter poi usare il punteggio migliore.

Quando entrerà a regime il nuovo corso? Non a settembre – sono circa 60mila i candidati iscritti alla selezione di ingresso – ma dal 2023. Il prossimo test sarà dunque l’ultimo “vecchia maniera” ma con alcuni aggiustamenti che fanno da ponte verso il nuovo sistema: al posto delle domande di cultura generale ci saranno quiz di ragionamento logico e ragionamento numerico seguite da una seconda parte disciplinare con domande di fisica, chimica, biologia e matematica.

La rivoluzione del tanto odiato test non significa però che salta il numero “programmato”: la facoltà di medicina resta accessibile solo per chi supera l’esame Tolc-Medicina che si farà più volte all’anno a partire dal quarto anno delle superiori. Da maggio le università metteranno a disposizione nei propri siti materiali free sui quali gli studenti potranno studiare, ad agosto si terranno i corsi di preparazione, sempre online e gratuiti, curati dalle università, con la possibilità di fare test di autovalutazione. Nella data che sarà stabilita dal Ministero ogni aspirante inserirà in piattaforma il proprio risultato migliore e si formerà così una graduatoria nazionale. I posti saranno assegnati in base alle disponibilità delle università ed alle preferenze indicate dai candidati.

La nuova formula è stata studiata da una commissione di docenti universitari che, dopo essersi riuniti per tre mesi, hanno portato la proposta in Parlamento. Oggi, 15 febbraio, la Camera voterà la risoluzione che farà da cornice alla riforma, poi il ministro firmerà il decreto.

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