Le nuove Linee Guida per l’Orientamento

Cosa c’è di nuovo nelle Linee guida per l’orientamento scolastico? Il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara ha firmato il decreto previsto dal PNRR per contrastare la dispersione scolastica, rafforzare il raccordo tra cicli scolastici e aiutare i ragazzi a riconoscere i propri talenti. Il decreto ha recepito la quasi totalità delle osservazioni formulate dal Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione. Vediamo le principali novità.

Trenta ore di orientamento l’anno

Dal prossimo anno scolastico 2023/2024 gli studenti delle Secondarie di I grado e del primo biennio delle Secondarie di II grado, dovranno svolgere, per ogni anno scolastico, 30 ore di orientamento, anche extra curriculari; per l’ultimo triennio delle Secondarie di II grado, 30 ore curriculari per ogni anno scolastico. Come si svolgeranno? In modo flessibile: ogni scuola si organizzerà in virtù della propria autonomia scolastica. Le ore sono state aumentate rispetto alle 20 previste dal PNRR solo per le classi quarte e quinte delle Secondarie di II grado. Le ore di orientamento rientreranno in un  E-Portfolio digitale che seguirà i ragazzi lungo il proprio percorso formativo.


Novità anche per i docenti

Ogni istituzione scolastica dovrà individuare dei docenti tutor che seguiranno gruppi di studenti, aiutandoli a definire il proprio E-Portfolio personale e avranno il ruolo di “consigliere” delle famiglie nella scelta del percorso di studi. Ovviamente, i docenti tutor avranno bisogno di una formazione che sarà organizzata per loro dagli Uffici Scolastici Regionali- Le linee guida prevedono anche “campus formativi”, per una panoramica completa di tutti i percorsi secondari.

Novità per le famiglie

Le linee guida prevedono una piattaforma digitale unica per aiutare gli studenti e le famiglie ad orientarsi. Dentro, si troveranno le informazioni chiave per il passaggio dal primo al secondo ciclo d’istruzione, la documentazione sull’offerta formativa terziaria (corsi di laurea, ITS Academy, Istituzioni AFAM, ecc.) e sulla transizione scuola-lavoro. Inoltre, si prevede la nascita di una nuova figura per il Job placement: in base ai dati occupazionali che saranno comunicati dal Ministero, dialogherà con le famiglie e gli studenti per aiutarli ad orientarsi.





Lascia un commento