Made in Italy, 286 milioni e nove accordi di programma

La notizia arriva dal Ministero dello Sviluppo Economico: il ministro Giorgetti ha firmato decreti per nove accordi di sviluppo e di programma tra MiSE, regioni e aziende di settore. Obiettivo: rafforzare l’industria 4.0 e R&S. Le trattative sono state portate avanti con Abruzzo, Campania, Emilia-Romagna, Lombardia, Sardegna e Veneto. Sul piatto investimenti per 286 milioni di euro a favore di aziende che innoveranno i processi produttivi. Di questi, 107 milioni saranno messi a disposizione dallo Stato sotto forma di agevolazioni.

“Il doppio binario della valorizzazione del Made in Italy nelle produzioni tradizionali che caratterizzano il nostro Paese anche all’estero e gli investimenti nell’innovazione e nella produzione industriale di avanguardia – dichiara Giorgetti in una nota – rappresentano la linea guida che il Mise deve avere per lo sviluppo e il rilancio della nostra economia. È importante, ancor più ora con gli strumenti e le possibilità che offre il Pnrr essere protagonisti in un’azione coordinata e continua per proteggere e rilanciare i nostri asset strategici”.

In sintesi, gli accordi di sviluppo puntano ad accrescere le linee di produzione per le subordinate del Gruppo Beretta a Garbagnate Monastero (Lecco), Trezzo sull’Adda (Milano), Langhirano (Parma) e Buglio in Monte (Sondrio) con 74 assunzioni previste; ad ampliare il sito di produzione della Heineken Italia in provincia di Cagliari (70 milioni, di cui 14,2 milioni di euro di agevolazioni), l’Orogel a Cesena (dove si prevedono 30 occupati in più), la filiera degli stabilimenti di proprietà della A.I.A. (Agricola Italiana Alimentare S.p.A. che a Castegnero, in provincia di Vicenza, e Nogarole Rocca, in provincia di Verona, assumerà 78 lavoratori in più); gli impianti industriali della società Mister Pet S.p.A, in provincia di Parma. Nascerà nell’area industriale di Nusco (Avellino), uno stabilimento per la produzione in serie automatizzata di componenti per auto: un investimento realizzato dalla Schlote Automotive Italia S.r.l., il cui capitale sociale è detenuto da tre gruppi societari attivi nel settore dell’automotive: il Gruppo Schlote, leader europeo nelle lavorazioni meccaniche per l’industria automobilistica, il Gruppo Bohai-Trimet, leader nella fornitura di componentistica e nella produzione di alluminio, e il Gruppo Sira Industrie, riferimento nel settore delle fonderie di alluminio. Sul progetto si investono 52 milioni, di cui 31 di sostegni pubblici, e si prevedono 122 assunzioni entro il 2024).

Gli accordi di programma puntano invece su ricerca e sviluppo per l’industria 4.0 attraverso l’allargamento dello stabilimento di proprietà della All.Coop Società cooperativa agricola, sito a Mosciano Sant’Angelo (Teramo) con investimenti per oltre 17 milioni di euro, a fronte dei quali il MiSE mette a disposizione agevolazioni per 6,2 milioni; un nuovo sito produttivo DWB Proteins S.r.l. nel Comune di Villafranca di Verona con investimenti per 19 milioni di euro, a fronte dei quali le risorse pubbliche che saranno messe a disposizione dal MISE sono pari a 5,6 milioni; la realizzazione, da parte delle società Magnaghi Aeronautica S.p.A., Metal Sud S.r.l., Geven S.p.A. e Skytecno S.r.l, di un programma di sviluppo che prevede lo svolgimento di quattro programmi di investimento produttivi e di un progetto di ricerca e sviluppo in collaborazione con l’Università degli Studi di Napoli Federico II per un investimento di 28 milioni di euro, al quale il MISE destina risorse per circa 10 milioni.

I nuovi accordi si aggiungono a quelli già stipulati dal Mise in primavera con Lombardia e Sicilia e con le aziende STMicroelectronics, FCA Italy e Comau, per 18 milioni di euro. e si basano sull’’art. 4, comma 6, del decreto MiSE del 9 dicembre 2014 che prevede la possibilità di sottoscrivere specifici Accordi di programma per destinare una quota parte delle risorse disponibili al “finanziamento di iniziative di rilevante e significativo impatto sulla competitività del sistema produttivo dei territori cui le iniziative stesse si riferiscono”.

“Gli accordi – spiega una nota del ministero – puntano a favorire la competitività del territorio e la creazione di nuova occupazione, attraverso gli investimenti delle imprese in progetti produttivi e di ricerca e sviluppo di rilevante impatto strategico e tecnologico”.

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