Anche il turismo punta sul metaverso

Il mondo del turismo punta sempre più su Realtà aumentata, Virtuale e Metaverso, tanto da farne l’oggetto della prossima assemblea generale annuale di EHMA – European Hotel Managers Association, importante realtà del settore turistico, fondata a Roma nel 1974, che rappresenta circa 330 alberghi, 85mila camere e 65mila dipendenti. E’ significativo che EHMA abbia scelto questo tema per far confrontare circa 400 soci rappresentanti di 23 paesi europei, di cui circa 330 sono Direttori Generali di alberghi di lusso. Il turismo esperenziale si trova cosi oggi di fronte a nuove sfide che i professionisti stanno cercando di cogliere.

“Erano gli anni ’90 e Internet era stato lanciato da poco, ma già lo scrittore americano Neal Stephenson nel suo romanzo di fantascienza ‘Snow Crash’ descriveva il mondo virtuale in 3D, che chiamò Metaverso. Adesso che tutto ciò si sta concretizzando, è importantissimo capire meglio che cosa significa per il business e cercare di dare una risposta alle domande che ci poniamo. Dobbiamo prepararci” – commenta il Delegato Nazionale Italia Ezio A. Indiani, General Manager dell’Hotel Principe di Savoia di Milano – “EHMA cerca sempre di guardare avanti e dare ai soci durante le sue riunioni la possibilità di ascoltare importanti professionisti. La condivisione di esperienze, problemi e possibili soluzioni è nella nostra mission. Nel corso della riunione verrà anche conferito il Premio Hotel Manager Italiano dell’Anno 2022”.

Intanto il mondo degli NFT va avanti e nasce un nuovo mercato per i content creator.

Come noto, grazie agli NFT è possibile vendere esperienze reali ed esclusive. Ora siamo davanti ad un ulteriore passo: gli eNFT, vale a dire i primi NFT esperienziali. In sostanza cambia, per esempio, il rapporto tra influencer e fan: è la prima volta che il Web3 esce dal Metaverso e si fonde con la realtà fisica, digitale e reale adesso diventano una sola cosa. Agli eNFT viene per la prima volta dedicato un marketplace, Notable: esclusivamente per gli eNFT, token collegati ad esperienze reali con influencer e vip. Il lancio del progetto è avvenuto nel dicembre del 2021 e dopo tre round di investimento si è concluso con la IDO (Initial Decentralised Offer) e la contestuale quotazione su PancakeSwap del loro utility token, NBL. Dal punto di vista tecnico, il progetto ed il token sono attualmente integrati con la Binance Smart Chain, anche se nel piano sono previste le integrazioni con altre principali chain, tra cui Ethereum e Solana. Pur trattandosi di una società con base a Dubai, il team fondatore è italianissimo ed è composto da un team di trentenni: Luca De Zordo, CEO, Giacomo Voltolina, CTO, Riccardo Caneve, COO, Nicu Bosca, CMO e Riccardo Barcolari, CRO.

Alcuni concetti inimmaginabili fino a poco tempo fa, come tokenizzazione di proprietà immobiliari, equity crowdfunding e DeFi, fanno ormai parte della routine del business digitale.

Per capire di cosa stiamo parlando basta guardare i numeri: 16,4 miliardi di dollari è il valore del mercato generato dagli influencer nel 2022; la cifra sale a 104 miliardi se si estende il ragionamento alla creator economy considerato che almeno 50 milioni di persone, oggi, lavorano come “creators”. Cosa fanno le aziende di fronte a questo fenomeno? Intanto lo osservano con interesse. Già tre su quattro hanno deciso di investire nella creator economy nel corso dell’anno.

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