Nel 2026 sorgerà a Miliano il Museo nazionale dell’Arte Digitale che probabilmente assumerà l’acronimo di “MAD”. In via di sviluppo, il progetto verrà attuato presso la struttura in stile liberty dell’ex Albergo Diurno Venezia, ubicato in Porta Venezia situata in una zona milanese già rinomata come centro nevralgico culturale grazie alla presenza della Galleria d’Arte Moderna.
Si tratta in assoluto di uno dei pochi al mondo nel suo genere e il primo in assoluto ad essere di carattere totalmente pubblico ed inevitabilmente segnerà una svolta epocale non solo per la tecnologia ed il linguaggio digitale ed innovativo, ma soprattutto per tutto il mondo dell’arte, cavallo di battaglia indiscusso del nostro paese.
L’arte digitale, che affonda le sue radici nella computer art sviluppatasi a partire dal 1950, racchiude in sé tutte quelle opere che sono state caratterizzate dall’uso della tecnologia sia all’interno del processo creativo oppure nell’esposizione stessa. Nonostante dunque la recente nascita, questo movimento artistico, anche a seguito della pandemia e dei conseguenti lock down, ha subito un’evoluzione ed uno sviluppo smisurato tanto da ricercare ed immaginare infrastrutture necessarie alla fruizione ed alla divulgazione di questo tipo di opere.
La direttrice del MEET, il primo centro internazionale per la cultura digitale, Maria Grazia Mattei afferma: “Trovo che il Ministro Dario Franceschini con un colpo magistrale abbia tirato fuori un’idea che in questo momento, in questo Paese, è molto utile. Occuparsi oggi di arte e cultura digitale è fondamentale, visto tutto quello che è successo e stava succedendo già da anni, seppur non trovasse la giusta attenzione.”
La realizzazione di questo museo si inserisce all’interno di un progetto di rinnovamento di tutto il settore culturale milanese per cui lo Stato ha stanziato circa 121 milioni di euro che prevede anche la realizzazione del Museo Nazionale della Resistenza ai Bastioni di Porta Volta, progettato dallo studio Herzog & de e lo stanziamento di oltre 100 milioni, già approvato dal governo nel Piano per i Grandi attrattori culturali, per la Biblioteca Europea di Informazione e Cultura (Beic), che sorgerà in Porta Vittoria.
Questo intento di valorizzazione si propone anche come una base solida per incrementare il turismo culturale, cercando così di colmare i vuoti causati dalla pandemia da COVID-19.