Bonus smart working: vantaggi e prospettive

Lo Smart Working, il protagonista in ambito lavorativo dall’avvento della pandemia, ha ottenuto una proroga fino alla fine del 2021 del bonus previsto già nel Decreto Sostegni. Si tratta di un’agevolazione fiscale prevista per quei datori di lavoro che erogano ai propri dipendenti dei “fringe benefits”, ovvero, una forma di retribuzione non in denaro, ma tramite una concessione di uso di beni aziendali o di servizi (non necessariamente legati nell’ambito dell’attività lavorativa) per un importo di 516,46 euro massimo.

L’importo era già stato aumentato nel Decreto agosto (Dl 104/2021), raddoppiando la cifra iniziale di 258,23 euro. Con la proroga è stato anche agevolato il fatto che i datori di lavoro possono fornire ai dipendenti il necessario per una postazione per il lavoro affinché possano conseguire la loro occupazione in modo ergonomico e sicuro. I datori possono scegliere se provvedere da soli per i beni dei propri dipendenti o dare direttamente a lori i titoli di legittimazione d’acquisto.

Il bonus spetta ai titolari di redditi da lavoro dipendente e redditi assimilati. Tra le possibili agevolazioni per chi pratica un lavoro agile vi è anche il Bonus PC che permette al dipendente di poter usufruire di 500 euro per acquistare un personal computer (o tablet) o una connessione ad internet veloce  sottoscrivendo un contratto internet a banda larga con una scelta tra 169 operatori telefonici diversi.

Il bonus PC è riservato alle famiglie che abbiano un Isee inferiore a 20.000 euro e proprio in base alla fascia di reddito l’importo può variare da 200 a 500 euro. Quindi coloro che potranno aderire sia al Bonus Smart Working, sia al Bonus PC avranno un’agevolazione  che può arrivare ad un totale di mille euro.


L’utilizzo dello smart working ha generato reazioni diverse, molti ne sono stati sostenitori riscontrando nello smart working una possibilità per il futuro, altri vi vedono solo come necessità per affrontare il virus Covid-19.

Le ultime novità sullo smart working sono state riportate dal ministro per la Pubblica Amministrazione, Renato Brunetta: a partire dal 15 Ottobre i dipendenti pubblici torneranno tutti in presenza. Nel sottolineare la necessità di investire nel capitale umano, il ministro ha annunciato quattro nuove condizioni per il lavoro agile: la regolarizzazione del contratto, un’organizzazione del lavoro per obiettivi e monitoraggio dei risultati, una piattaforma tecnologica dedicata e sicura e la verifica della customer satisfation.

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