AAA docenti di sostegno cercasi

Come ogni settembre, le scuole italiane si trovano senza docenti di sostegno  nonostante i 22 mila posti messi a disposizione dal Ministero dell’Istruzione come prima tranche dei 90 mila posti autorizzati dal ministero dell’Economia che andranno a regime nel 2024.

Secondo il rapporto Istat “L’inclusione scolastica degli alunni con disabilità 2019-2020”, gli studenti con disabilità sono 300mila, 13mila in più rispetto all’anno prima, a fronte di 176mila insegnanti di sostegno. In queste ore sono in difficoltà sia i docenti che i genitori. L’incrocio tra mondo del lavoro e mondo della formazione continua ad avere buchi scoperti e la questione dei docenti di sostegno, si colloca, in questo disallineamento, come una voragine. Il 40% della disoccupazione giovanile in Italia ha natura strutturale e affonda le sue radici in particolare nel disallineamento tra capitale umano e necessità del mondo del lavoro. L’Italia è il terzo Paese al mondo con il più alto disallineamento tra i campi di studio scelti dai giovani e le esigenze del mercato del lavoro (dopo Corea del Sud e Inghilterra/Irlanda del Nord).

A livello globale, secondo una ricerca di Boston Consulting Group il disallineamento notevole tra le competenze richieste del mercato e quelle possedute realmente dai lavoratori riguarda 1,3 miliardi di persone in tutto il modo: uno skill mismatch che riduce la produttività mondiale del 6%.

Questo fenomeno preoccupante prende il nome di “Skill Mismatch” e si traduce operativamente in un’allocazione inefficiente del capitale umano, dovuta al fatto che le aziende non riescono a trovare personale con le competenze necessarie e finiscono quindi con l’assumere lavoratori o poco qualificati (con conseguente spesa per la formazione) o troppo qualificati (con conseguente aumento salariale).

A complicare le cose per gli studenti con disabilità anche la grande polemica per i titoli ottenuti all’estero: dalla Spagna alla Romania, sono tante le università straniere che offrono la possibilità di specializzarsi come docenti di sostegno evitando test di ingresso e tirocini formativi. A completare il quadro, la protesta di 13mila docenti idonei al tirocinio formativo attivo che non sono riusciti a specializzarsi perché i posti messi a bando in Italia sono stati inferiori alla necessità delle scuole.

La situazione delle scuole è tanto grave che il ministero ha autorizzato ieri, anche e in via eccezionale, le scuole ad assumere attraverso messe a disposizione (MAD), soluzione che ingarbuglierà ancora di più il quadro creando altro precariato.

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