Blockchain. Come si muovono i giganti?

Le opportunità che la tecnologia della blockchain offre sono ormai numerose e i principali player del settore tecnologico hanno già sviluppato diversi progetti per inserirsi in un mercato giovane ma già molto competitivo

Ormai la blockchain si presenta agli occhi di tutti come la sfida digitale dei prossimi anni. Tutti ne parlano e come dimostrano ogni volta le logiche del web, i colossi che ne fanno parte sono i primi ad inserirsi nelle conversazioni che fanno mercato.

A partire da Amazon, è di qualche giorno fa la notizia sui nuovi servizi di Amazon Web Services, la piattaforma in cloud computing che offre soluzioni innovative in ambito professionale. Fra queste non poteva mancare uno sguardo alla tecnologia blockchain, con i servizi Quantum Ledger Database (QLDB) e Managed Blockchain rivolti ad ogni tipo di lavoro.

Se il primo offre libri mastri utili a registrare attività economiche e finanziarie appoggiandosi ad alcune realtà decentralizzate già esistenti, il secondo servizio permette alle organizzazioni di creare veri e propri blockchain networks casalinghi, implementabili su scala in base alle esigenze aziendali.

Su sistemi di blockchain già esistenti si inserisce anche Microsoft, che offre sul suo cloud Azure un kit di sviluppo per monitorare dati e sviluppare applicazioni basate sulla ormai nota tecnologia. Così come accade sui cloud di Huawei, dove imprenditorie sviluppatori possono creare e gestire applicazioni basate sulla “catena dei blocchi”, suggerendo come il colosso cinese si riservi la possibilità di estendere le proprie leve in settori diversi da quello per cui è nato.

Anche Mark Zuckerberg già dall’inizio di quest’anno aveva promesso di concentrare parte delle risorse aziendali sulle opportunità blockchain, con l’intento di offrire una gestione sicura dei dati sulla base di sistemi crittografici.

Qualcuno aveva addirittura ipotizzato la nascita di una moneta virtuale made in facebook per includere nuovi mercati e nuovi azionisti in un sistema decentralizzato rispetto alle transazioni tradizionali, ma quello che per ora emerge con certezza è che la riorganizzazione di Facebook lascia spazio ad un team di ingegneri che si occuperà esclusivamente di progetti mirati alla tecnologia che sta facendo drizzare le antenne ai primi della classe.

Apple per ora sembra restare a guardare ma inevitabilmente farà la sua parte in un mercato già altamente competitivo e ricco di sfide.

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